Cort’e josso
[…]
Solo alle donne parlava quell’acqua benedetta,
solo a loro ubbidiva in quel miracolo muto nella sparizione,
per cui tutto ritornava ripulito e bianco
come la parola che si lavava in bocca
tra la preghiera e il canto.
L’acqua lo sapeva di tutto quel dolore
dei figli non voluti e di quelli tanto attesi
e mai arrivati, dei gesti tra le mani
ai funerali, dei silenzi sepolti nelle ossa
che richiamavano i vivi a un altro mondo,
tutto l’acqua sapeva, ascoltava e intanto
scorreva svuotando la vasca dal fondo
portandosi via il sapone e il peccato
facendosi chiara, ancora, ed innocente.
È femmina l’acqua per noi ed è madre
e per questo lei forse tutto perdona
e protegge, se non fa rovina di piena
o non si nega per mesi lasciandoci
sete e terra cocente.
Ma qui in questa frescura,
mai l’abbiamo vista mancare
pietosa le anime ha continuato a lavare
anche quando le donne nel tempo
hanno smesso l’andare.