Siedi con me nell’ombra
prima della luce
non ti offro splendore né grazia
ma uno stare nudo nell’attesa
vigili come se ogni sorsata di cielo
nel petto potesse bastare
a restituirci tutta la pienezza del giorno e a renderci sensibili alla resa,
capienti abbastanza
da accogliere tutta la notte
che siamo.

Dalla prefazione di Paolo Polvani

«L’intera raccolta si sostanzia in un desiderio di abbraccio e di comprensione, nel tentativo di accendere la luce del dialogo, di uscire dal buio che attanaglia e semina dolo re. Il desiderio è sostituire ai lampi delle bombe i lampi della pura, sincera poesia».

Dalla nota di Maria Rapagnetta

Questo è quello che troviamo nelle poesie e nelle opere di Virginia Farina: un incessante portarci al confine di quella soglia, un condurci verso uno spazio altro, come a sigillare una trama che ha voci antiche ma prive di patina, perché stanno accadendo ora, nell’incedere incessante di ogni passo, respiro dopo respiro, parola dopo parola, con una grazia e un’accuratezza tale da non esserne mai sazi.

All’interno la sezione La Grazia dell’informe con le poesie musicate da Giulia Barba nel suo omonimo album e i QrCode per l’ascolto.

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