Dal Buio

Settembre 18, 2023

La galleria Sgallari Arte
è lieta di presentare

 Dal buio
di Virginia Farina

dal 30 settembre al 28 ottobre 2023
a cura di Francesca Gualandi

Inaugurazione sabato 30 settembre, ore 18.00
presentazione di Maria Rapagnetta

Eventi collegati:
Venerdì 13 ottobre, ore 18.
Laboratorio Incontrarsi nell’arte: percorso di osservazione e riflessione delle opere in mostra, a cura di Maria Rapagnetta

Venerdì 20 ottobre, ore 18.
Concerto di Giulia Barba (clarinetto basso e composizione) e Marta Ravaglia (voce)

per la presentazione in anteprima del nuovo album di Giulia Barba composto su testi di Virginia Farina.

Venerdì 27 ottobre, ore 18.
Reading poetico di Virginia Farina con le musiche originali di Simone Martinetto.

 

Il lavoro di Virginia Farina è stratificato e profondo, procede per livelli, l’artista cuce in uno stretto legame immagini e parole, che fanno corpo unico, si rafforzano a vicenda, dispiegando la veridicità fotografica e la potenza del pensiero poetico.

Le immagini emergono dal buio, disegnate da un filo di luce, prendono forma da qualcosa che è imperscrutabile, in un’atmosfera di misterioso silenzio. Creando una visione così essenziale, così netta, così precisa, l’artista mette a fuoco il darsi e il non darsi dell’esistenza del mondo e delle cose. La visione si intreccia alla parola, creando una circolarità in dialogo, le parole stesse incise sulla superficie fotografica, scalfiscono il buio con il segno della grafia e con il significato della poesia.

La presenza e la limpidezza dei mondi dischiusi da Virginia Farina, richiedono una riflessione. Come spettatori siamo chiamati ad attivare il pensiero e il sentimento. È impossibile restare neutri o distaccati, l’artista ci sollecita a guardare dentro e fuori di noi, come parte di un sé e come parte di un tutto. Ogni dettaglio è essenziale, se guardiamo bene, il singolo e l’umanità sono avvolti dal mistero, tutto si fa mistero intorno a noi: il profumo di un fiore, i primi raggi del sole che dissolvono la nebbia, svelando il paesaggio mattutino, un volto che abbiamo guardato tante volte e che finalmente vediamo, quando le distanze si accorciano, e ciò che prima era familiare ci fa battere il cuore. Tutte quelle volte che la realtà ci sorprende, ci balza davanti mostrando la soglia tra prima e dopo, tra ciò che era e ciò che sarà, allora percepiamo pienamente l’autenticità di queste aperture. Questo è quello che troviamo nelle opere di Virginia Farina, un incessante portarci al confine di quella soglia, un condurci verso uno spazio altro, come a sigillare una trama che ha voci antiche ma prive di patina, perché stanno accadendo ora, nell’incedere incessante di ogni passo, respiro dopo respiro, immagine dopo immagine, parola dopo parola, con una grazia e un’accuratezza tale da non esserne mai sazi.

 

Presentazione di Maria Rapagnetta
Operatrice culturale e storica dell’arte, ideatrice dei laboratori esperienziali “Incontrarsi nell’arte”, finalizzati a creare e diffondere la cultura dell’ascolto di sé attraverso l’opera l’arte.